sabato 18 aprile 2015

La pelle di San Tommaso


Era una bellissima giornata primaverile. Tutto era calmo e il sole splendeva nel cielo limpido di Lapedona. Quel giorno era il compleanno del mio amico Matteo.

Chi poteva immaginare che quella giornata si sarebbe trasformata in qualcosa di avventuroso?

Appena si fu riunita la compagnia iniziò la festa. Ci stavamo annoiando e non c'erano giochi divertenti da fare. Riccardo, il mio vicino di banco a scuola, propose di fare un salto nella sede della Pro Loco. In realtà avevamo deciso di fermarci a comprare le caramelle al bar, ma l'idea di andare altrove ci allettava di più.


Entrammo in una stanza piena zeppa di fogli che erano sparsi per terra. Cercammo di non farci scoprire visto che eravamo entrati di nascosto. In fondo a un corridoio vedemmo la luce intermittente di un neon che filtrava da una porta semiaperta. Uno di noi provò ad aprire meglio la porta che emise un cigolio raccapricciante. Entrammo.


La prima cosa che notammo furono dei fogli attaccati al muro e gettati a terra. Su quelle carte erano scritti con un pennarello rosso vivo dei simboli satanici e sul muro scorgemmo una serie di numeri, tra i quali ci sembrò di riconoscere la serie 666. Lanciammo un grido e fuggimmo via terrorizzati.



Corremmo verso il campo da tennis abbandonato. In fondo c'era un capannone. Per scherzo cominciammo a inseguire una lucertola, eravamo tornati più sereni ma a un certo punto il mio amico Ennio vide del sangue sul muro del capannone che si scorgeva da una finestra rotta. Sconcertati scappammo ancora una volta in preda al panico più totale!


Successivamente abbiamo scoperto che si trattava solamente di una serie di equivoci e che quella sul muro era solo vernice. C'è anche un lato comico in questa storia. Quando siamo scappati, la seconda volta, la maglia di George si è impigliata in un ramo e si è strappata. Daniele, con voce impaurita, quasi urlando ha esclamato: "Ma questa... è la pelle di San Tommaso!! È un segno divino!!!".

Nessun commento:

Posta un commento